Miti e storie lungo le Mura Estensi

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Due serate all’insegna di suggestioni mitologiche e rievocazioni storiche. Ripercorrere le vicende legate alle Mura estensi, con lo storico Francesco Scafuri, è sicuramente un’esperienza che lascerà il segno. Preparatissimo, coinvolgente e appassionato, lo abbiamo seguito in altre occasioni. Sa raccontare a tal punto da aprire un “varco” tra il presente ed il passato. Ci si immerge all’istante in un’altra dimensione temporale e si ha l’impressione di riviverla.

Si inizia giovedì 10 settembre alle 21 con un percorso guidato nel sottomura, dalla Porta degli Angeli al Torrione di San Giovanni, per ripercorrere, con Scafuri, episodi storici ed eventi misteriosi riguardanti questo tratto di “Mura Estensi tra fortificazioni e Delizie”. E si prosegue sabato 12 settembre alle 18 con la narrazione teatrale, a cura di Sergio Altafini, “Fetonte, favola per adulti ma non troppo”. Un omaggio, attraverso il racconto di antichi miti, ad alcuni dei protagonisti dell’arte e dell’architettura ferraresi.

A curare il doppio appuntamento,dal titolo Le Mura raccontano. Settembre 2015 sulle Mura di Ferrara è l’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara che, in collaborazione con le associazioni Ferrariae Decus ed Evart e con la Contrada Borgo di San Giovanni, ha voluto offrire a cittadini e turisti due nuove opportunità, a partecipazione libera e gratuita, per approfondire la conoscenza di fatti e leggende riguardanti l’antica cinta muraria ferrarese.

Gli assessori comunali Maisto e Modonese con Scafuri, durante la conferenza stampa.

Gli assessori comunali Maisto e Modonese con Scafuri

Le Mura raccontano. Settembre 2015 sulle Mura di Ferrara” – Due eventi, a partecipazione gratuita, con appuntamento alla Porta degli Angeli, per conoscere la storia delle fortificazioni estensi e il mito di Fetonte.

Giovedì 10 settembre ore 21

Escursione culturale: “Mura Estensi tra fortificazioni e Delizie

Sabato 12 settembre ore 18

Rappresentazione teatrale: “Fetonte, favola per adulti ma non troppo

Scheda: (a cura di Francesco Scafuri, Responsabile Ufficio Ricerche Storiche, Comune di Ferrara)

Il primo incontro, dal titolo “Mura Estensi tra fortificazioni e Delizie”, avrà luogo giovedì 10 settembre alle 21, con appuntamento nel “sottomura” nord, presso la pista ciclabile in corrispondenza della Porta degli Angeli.

Il Percorso guidato (a piedi o con bicicletta a mano) proseguirà poi lungo il vallo delle mura, fino al torrione di San Giovanni Battista (o di Porta Mare), per conoscere le vicende, i restauri e i segreti dell’architettura militare e delle Delizie Estensi, in compagnia dello storico Francesco Scafuri. Ad introdurre gli argomenti della serata saranno Michele Pastore (Presidente di Ferrariae Decus) e Luca Capozzi (Ingegnere Capo del Comune di Ferrara). Durante l’iniziativa, promossa da Ferrariae Decus, in collaborazione con Evart (Associazione per l’arte e la cultura), Comune di Ferrara ed Ente Palio, sono previste suggestive rievocazioni storiche a cura della Contrada Borgo San Giovanni.

Sarà l’occasione per tuffarci nelle atmosfere estensi, fra suggestivi tratti di mura, emergenze archeologiche e postazioni per armi da fuoco (vanto degli Estensi), richiamando alla memoria fatti misteriosi, splendidi giardini rinascimentali e ricche costruzioni all’interno dei terrapieni, oltre alla cinquecentesca “Peschiera del Duca“. Con questa denominazione veniva identificato nel XVI secolo il fossato allagato antistante al tratto di mura ora rettilineo tra la Porta degli Angeli e la Montagnola, poiché qui vi era un punto di approdo per le imbarcazioni ducali, ma anche perché nel Cinquecento, nello stesso luogo, venivano organizzati dei veri e propri tornei sull’acqua, a cui assisteva anche la Corte estense e la popolazione.

Del torrione di San Giovanni Battista, ultima tappa dell’itinerario, ricorderemo la storia ricca di fascino, dal momento della sua costruzione (1493-1497) fino ai recenti restauri.

Sabato 12 settembre si terrà, invece, un evento spettacolo a partecipazione gratuita davanti alla Porta degli Angeli (in fondo a Corso Ercole I d’Este) che prevede la rappresentazione teatrale di “Fetonte, favola per adulti ma non troppo“, curata e organizzata dalla “Compagnia I Racconti del Basilisco” assieme a Evart (Associazione per l’arte e la cultura), per la regia di Sergio Altafini, che si è occupato anche della sceneggiatura; tra gli interpreti Rosalba Sandri, mentre le opere e le suggestive installazioni sono di Paolo Pallara.

La narrazione proposta dalla compagnia si ispira all’antica vicenda mitica di Fetonte, bellissimo e spavaldo adolescente, figlio di Elio (reggitore del carro del Sole). Più di ogni altra cosa il giovane desidera guidare il carro, nonostante il diniego del genitore. Finalmente riesce a lanciare i cavalli nel cielo, montando sul carro incurante delle raccomandazioni paterne. A causa della sua imperizia e supponenza, con un’errata condotta rischia di provocare una deflagrazione universale. Per questo Giove, somma divinità dell’Olimpo, scaglia un fulmine contro Fetonte che precipita alle foci del Po-Eridano.

Le Eliadi, le sorelle, vengono invece tramutate in pioppi, piangenti lacrime d’ambra. L’episodio leggendario di Fetonte, legato anche al tema dell’acqua e alla sua fondamentale importanza, era ovviamente particolarmente caro ai ferraresi, che hanno sempre visto nel grande fiume un’inestimabile ricchezza e al tempo stesso un potenziale pericolo.

Al mito di Fetonte si è ispirato, poi, l’ormai noto ingegnere Carlo Savonuzzi (Ferrara 1897 – Sanremo 1973) nel progettare il Serbatoio dell’Acquedotto di piazza XXIV Maggio (1930-32), un capolavoro dell’architettura del Novecento. La costruzione, oltre ad essere abbellita dalla fontana monumentale dello scultore Arrigo Minerbi raffigurante proprio il Po e i suoi affluenti, è coronata da pioppi, allusivi alle sorelle di Fetonte, il quale, secondo una delle versioni pubblicate all’epoca, colpito da Giove, “precipita al suolo trasformandosi nel Po“.

Questo spettacolo si propone, quindi, come un contributo al recupero delle nostre radici culturali, ma vuole essere anche un omaggio a famosi protagonisti ferraresi dell’arte e dell’architettura; oltre al già citato Savonuzzi, ricordiamo anche il celebre pittore ferrarese Achille Funi, che nella novecentesca Sala dell’Arengo del Municipio, tra i vari miti legati a Ferrara affrescati alle pareti, rappresentò negli anni Trenta proprio quello di Fetonte.

Info: evartassociazione.wix.com/gateportait i.franciosi@comune.fe.it